Cos'è Il benessere psicologico e come riconoscerlo?
Per millenni filosofi, letterati, scienziati, teologi si sono interrogati sulla natura e sulle origini del benessere e della qualità della vita. Le risposte sono state numerose ma sempre parziali. Molti studiosi ritengono che non esista una spiegazione universalmente valida e che ciascuno di noi sia in grado di darsi la risposta più soddisfacente; per altri la domanda è mal formulata e che semplicemente rifletta l’incessante ricerca di senso che caratterizza l’umanità quando si trova di fronte agli eventi positivi e soprattutto negativi e drammatici di vita. È interessante notare che la psicologia sia occupata di benessere fin dalle sue origini sebbene abbia posto la sua attenzione soprattutto alle condizioni in cui il benessere manca. Pertanto lo stato di benessere era definito come “assenza di sintomi di malessere”, ovvero emozioni negative e disturbi ad esse collegate (depressione, ansia, sintomi fisici…).
Tuttavia, l’attenzione recentemente si è spostata sulla condizione di benessere intesa nei suoi aspetti positivi e sono stati individuati i costrutti teorici utilizzabili nello studio e nella valutazione delle condizioni di benessere. Tra le diverse proposte teoriche vi segnalo un’autrice che sembrerebbe sintetizzare meglio le teorie in merito. Infatti, la psicologa statunitense Carol Ryff nel 1989, ha tentato di individuare un insieme di criteri alla base del benessere psicologico evidenziando ben sei elementi fondamentali:
1. AUTONOMIA, intesa come autodeterminazione, indipendenza, capacità di resistere alle pressioni sociali, autoregolazione del comportamento, capacità di valutare se stessi mediante standard personali;
2. PADRONANZA AMBIENTALE, la competenza nel gestire l’ambiente, controllare una gamma complessa di attività, utilizzare efficacemente le opportunità, capacità di cogliere o creare contesti adeguati per i bisogni e i valori personali;
3. CRESCITA PERSONALE vedere se stessi in continua crescita, apertura nei confronti dell’esperienza, avere la sensazione di realizzare le proprie potenzialità;
4. RELAZIONE POSITIVA CON GLI ALTRI, relazioni calorose, soddisfacenti e caratterizzate da fiducia, mostrare interesse per il bene altrui, capaci di forte empatia, affetto, intimità, comprensione;
5. SCOPO NELLA VITA, avere scopi nella vita e un senso di direzionalità, la sensazione che la propria vita presente e passata abbia un significato, l’avere credenze che forniscono uno scopo all’esistenza;
6. ACCETTAZIONE DI SÉ, atteggiamento positivo verso se stessi, riconoscere e accettare le proprie qualità positive e negative; avere sentimenti positivi verso il passato. Aggiungerei a questi un settimo criterio, che mi sembra un fondamentale sentore di benessere psicologico: l’amore per se stessi e di conseguenza per gli altri. In effetti non potremmo mai amare in modo sano gli altri senza prima riuscire ad amare noi stessi...
(Zani e Cicognani, Le vie del benessere, Carocci Editore 1999)